Corsi per
insegnanti
Le lezioni di metodologia di Tecnica della Danza Classica e di Fisiotecnica mirano a consegnare al docente conoscenze e competenze utili a pianificare un percorso formativo efficace per tutti i corsi: dalla formazione preaccademica ai corsi superiori.
“La costruzione dell’architettura del corpo del danzatore classico” è un corso modulare di fisiotecnica rivolto ad insegnanti.
Lo scopo è quello di fornire nuove strategie metodologiche al fine di ottimizzare lo studio della Tecnica della Danza Classica attraverso l’analisi degli elementi base di anatomia classica ed esperenziale e l’esplorazione di sequenze di movimento utili per l’impostazione e l’innalzamento del livello performativo della tecnica classica e la prevenzione dell’insorgenza di possibili traumi da sovraccarico funzionale o per un uso invasivo e scorretto della tecnica.
La finalità del corso è quella di consegnare all’insegnante diversi sentieri didattici per condurre l’allievo ad acquisire un elevato grado di propriocezione del proprio corpo e del movimento.
Il corso è suddiviso nei seguenti moduli: il piede; il ginocchio; il bacino e l’en dehors; il centro del corpo; la gabbia toracica; il cingolo scapolo-omerale; la testa; la colonna vertebrale e le curve fisiologiche; la respirazione.
“La Scuola di danza classica, richiede, come per tutte le altre discipline scolastiche, un complesso organico ben inquadrato, con programmi armonici precisi, chiari e tecnicamente razionali. Solo così si potrà trasmettere l’arte con un insegnamento metodico e della massima efficacia. Tutto deve procedere con matematica esattezza; ogni azione deve avere un preciso significato”
Grazioso Cecchetti
“Se le gambe devono addestrarsi, pure il cervello vuole la sua parte di addestramento. Diversamente, si avranno tecnicamente degli ottimi danzatori, ma dei pessimi artisti, in quanto un’ignoranza generale con una mente che non è stata sottoposta alla salutare ginnastica dello studio delle varie discipline, non potrà mai concepire e trasmettere l’essenza della danza nelle sue varie espressioni. Con una deficiente cultura, il ballerino non arriverà mai a dare un’interpretazione intelligente, viva, di tinta calda e appassionata da convincere e appassionare. L’esecuzione apparirà magari di tecnica perfetta nei movimenti, ottima nelle pose e nei virtuosismi, ma scolorita, senza significato ed espressione, in una meccanica arida; senza senso infine, e perciò priva di interesse. Un danzatore che avrà un’ottima educazione culturale generale, e musicale in ispecie, possiederà sensibilità, sentimenti delicati e spirituali elevati che saprà esprimere con le sue squisite interpretazioni comunicandole al pubblico”
Grazioso Cecchetti